Giovanna Gabetta (a cura di), Un poeta e due sommergibili

Valeria Fieramonte

 

 

Il museo storico di Voghera, un museo privato basato su attività di volontari e realizzato in un’antica caserma, ospita alcuni reperti di assoluto interesse: tra questi l’auto su cui sono stati uccisi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela.

Si tratta di una A112 color nocciola, dal finestrino anteriore crivellato di colpi di precisione, tanto più piccola e impressionante nella sua totale mancanza di difese – specie se paragonata alla stazza delle tante inutili auto blu in circolazione – e per la quale i curatori del museo sono stati costretti a pagare il bollo fino all’anno 2000, perché il Ministero del Tesoro sosteneva che non si trattava di un’auto di valore storico.

Il museo ospita anche la pistola con cui è stato ucciso Mussolini, una beretta 34 calibro 9.  Ma nella teca c’è solo la sua foto, perché la pistola in questione non è ancora ‘smilitarizzata’ e temono venga rubata perché le teche del museo non hanno vetrine antispacco ( perciò  sono alla ricerca di uno sponsor).

In questo contesto – in fondo più che pertinente, dato che si tratta anche, sia pure in modo indiretto, di un documento di storia militare, è stato presentato il libro “ Un  poeta e due sommergibili”, sottotitolo ‘da Voghera all’oceano’, a cura di Giovanna Gabetta.

Si tratta dei diari che suo padre, Ettore Gabetta, ha scritto durante la seconda guerra mondiale, e raccontano la storia del suo imbarco sul sommergibile Giuliani, del successivo affondamento, salvataggio e prigionia prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti.

Nonostante la censura, le notazioni sono di grande interesse per capire come doveva essere la vita sui sottomarini dell’epoca e anche, dopo, il contesto in cui si è svolta la lunga prigionia ( Ettore, preso prigioniero nel ’41, è tornato in Italia alla fine del ‘45).

Ogni tanto nel libro si trovano anche delle poesie: una di queste, sulle rondini, scritta in un momento di pausa di una navigazione alla ricerca di nemici, tra i fumi e l’aria viziata degli angusti spazi del sottomarino, parla di rondini.

La precisione e l’attenzione con cui ne viene descritto il volo e le abitudini fanno capire che per Ettore il volo delle rondini doveva essere qualcosa di noto da sempre: ancora oggi attorno alla Piazza e al campanile del Duomo di Voghera il volo delle rondini sul far della sera è uno degli spettacoli più suggestivi che offre la città.

Il libro, edito in proprio ( edizioni ‘il mio libro.it), costa 12.50 euro.

26-6-2013